Sorelle d’UNESCO, un percorso di valorizzazione dei siti UNESCO di Puglia e Basilicata
La Puglia e la Basilicata hanno stretto un patto di sinergia culturale, dando il via al progetto “Sorelle d’Unesco”, una rete che unisce i siti di Puglia e Basilicata riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. I Comuni di Monte Sant’Angelo, Andria, Alberobello e Matera daranno vita a forme associate e integrate di promozione turistica con servizi che favoriranno l’esperienza e la conoscenza dei rispettivi territori.
I siti UNESCO di Puglia e Basilicata
Nel territorio lucano il sito più importante è sicuramente Matera, nota al mondo per i suoi “sassi”, testimonianza di un tessuto rurale per anni arretrato e oggi metafora del rinnovo e del progresso, fondato sul rispetto della tradizione per mezzo della sua rilettura e innovazione. In terra di Puglia, nella Val d’Itria, il cui nome è connesso alla diffusione iconografica della Vergine Odighitria, di bizantina memoria, spiccano invece il tessuto rurale dei Trulli, crocevia di tradizione e sua rilettura in chiave turistica (in particolare con il sito di Alberobello) e Monte Sant’Angelo sede di due Siti riconosciuti Patrimonio mondiale dell’Umanità.
Di mirabile bellezza per la sua austera architettura è anche la mole federiciana di Castel del Monte, ad Andria, maestoso esempio della presenza di Federico II di Svevia in Italia, perla architettonica ricca di significati e rimandi simbolici alla cultura medievale, in particolare all’arte della caccia con il Falcone, vera passione del Re normanno siciliano.
La città dei due siti UNESCO
Monte Sant’Angelo, sul Gargano, vanta ben due siti UNESCO: il primo è costituito da un’opera dell’uomo, il Santuario di San Michele Arcangelo, una grotta sacra su cui sorge un santuario ancora molto frequentato, tanto da essere inserito nella famosa linea di San Michele, una rete di sette santuari che vanno dall’Irlanda a Israele. Il secondo invece è stato plasmato dalla natura: secoli e secoli hanno infatti creato le antiche faggete della Foresta Umbra.